

Aspetto: Un faggio dalle tinte profonde in autunno.
Naso: Al naso, un aroma vinoso e legnoso finemente intrecciato di grande complessità che richiede tempo per svelare i suoi
segreti. Note di testa leggere e fresche si mescolano con l'olio di tela dello studio di un artista, poi sfumano in una caldo aroma di mogano lucido sbiancato dal sole, sostenuto da alghe secche, con note più dolci di fico cotto e caramello. Più avanti, gli aromi diventano più pungenti e fragrantemente fumosi; come andare a pesca, con aromi di fondo di corda e motore di barca. Se si aggiunge un po' d'acqua, la loro intensità si riduce, mentre la nota oleosa si esprime al meglio.
Corpo: Medio.
Palato: Nella consistenza leggera, ultra liscia e oleosa brilla brevemente una dolcezza, che vira presto al salato e al pepe,
l'insieme diventa sempre più sapido e fumoso. Qui c'è tutto il prezioso stile dolce-affumicato del Lagavulin, in una forma
incandescente e ben arrotondata. Una goccia d'acqua, non necessaria, sembra aumentare l'armonia dei sapori.
Finale: Lungo, dolcemente ammiccante e leggermente affumicato, come di foglie di faggio fumanti, lasciano un retrogusto di funghi d’inverno. Una goccia d'acqua introduce un po' di pepe, poi l'affumicatura si ripropone in un retrogusto essiccato.
Scheda tecnica